INTRIGHI A PALAZZO
Il corso della storia di una città può essere rintracciato e ripercorso da un punto di vista diverso, dal punto di vista delle famiglie che l’hanno vissuta.
Dall' analisi della bibliografia dedicata a Pisa, abbiamo potuto osservare che ampie sono le conoscenze e l’utilizzo delle fonti del catasto e delle fonti archivistiche familiari da parte degli studiosi, sia quelle da tempo conservate presso l'Archivio di Stato di Pisa sia quello in possesso di privati.
La “famiglia” è un concetto complesso che rimanda ad una molteplicità di significati, che accompagna come un filo conduttore le vicende interne a questa tipologia di archivi con tutto quello che comporta, come ricostruire esatte genealogie, passaggi di eredità e fedecommessi, strategie matrimoniali, ecc. oltre che all’ insieme di attività e relazioni economiche e giuridiche. Per rendere esaustivo il quadro delle fonti non sono sufficienti i cenni agli archivi familiari Pisani, occorre estendere le ricerche agli archivi del patriziato fiorentino.
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Secondo Roberto Bizzocchi un insegnante di Storia Moderna all’Università di Pisa, la linea della memoria storica familiare si articola secondo tre momenti storici riferibili a tre tipi di fonti scritte. Le memorie familiari del periodo nel Basso Medioevo (1300 – 1400) sono riportate nel libro di ricordanze; nel periodo della prima Età Moderna, (1500-1600) la memoria è riportata nella storia genealogica della famiglia presenti innumerevoli nella Biblioteca Universitaria di Pisa; e il periodo che va dal 1700 al 1800 comincia una memoria che non è più solo familiare, ma è individuale, molto più personale: il diario.
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La maggior parte dei palazzi analizzati, sono appartenute a famiglie nobili, ricchi commercianti, e commercianti che ottennero titoli nobiliari.
A Pisa a metà del Settecento il ceto nobiliare è composto da famiglie di origini recenti, poco profonde e anche meno dotata di titoli, frutto di una vivacità e di un dinamismo economico e sociale che aveva contrassegnato la vita di Pisa dopo i disastri della guerra con Firenze.
Famiglie di origini nobili, ricche e influenti di Pisa furono: i Medici, i Lorena ; i Salviati; i Roncioni; la famiglia Alliati; gli Agostini.
Nella seconda metà dell’XI secolo la cospicua espansione politica, economica, culturale e sociale della città attirò famiglie del territorio circostante, che si inserirono pienamente nella città, contribuendo alla formazione di un ceto dirigente dalle caratteristiche peculiarità legati al mare e al commercio transmarino, con un’intensa attività armatoriale, mercantile e finanziaria.
Famiglia di origini mercantili che ebbero un ruolo importante nelle vicende storiche della Repubblica di Pisa e della Toscana furono I Gambacorta; la famiglia Toscanelli (famiglia che passò da impresari edili a famiglia aristocratica); la famiglia Prini; la famiglia Franchetti.
Queste famiglie sia che fossero stati grandi mercanti, banchieri, notai, alti magistrati o burocrati dello stato, prelati di vario grado o famiglie di antica origine feudale, che godono o no ancora in età moderna del diritto di esercitare la giurisdizione civile e penale su di un certo territorio, hanno rivestito un ruolo egemone nella società in cui sono vissute, lasciando tante tracce documentarie come quelle sopra menzionate.